
19 Lug JPMORGAN CHASE : RUNNING OPERATING PROFITS
Nata nel 2000 dalla fusione di Chase Manhattan con JPMorgan è la più grande banca al mondo, inserita a buon diritto nel gruppo delle “ big four “ statunitensi. Banca quotata a Wall Street , fa parte dell’indice Dow Jones Industrial oltre che dell’ S&P500. La sua storia non è però disseminata solamente di rose, ma bensì anche questa Banca ha vissuto svariate vicissitudini e scandali. Tra essi ricordo i principali : nel 2011 la condanna comminata dal Governo USA a due sue consociate per la truffa dei “ mutui subprime “ , nel 2012 il patteggiamento con il Governo Federale USA che l’aveva riconosciuta tra i responsabili dell’esplosione della crisi di quell’anno e quindi nel luglio del 2013 quando dovette riconoscere un congruo risarcimento sia al Governo ma , in questo caso anche agli Investitori , per le comprovate manovre di manipolazione del mercato energetico in California e nel Midwest. Ma arriviamo a oggi quando JPMorgan ha battuto tutte le più rosee attese degli analisti. La banca ha reso pubblico che nel II° trimestre 2023 i propri utili operativi si sono incrementati fino a raggiungere un + 67%. Risultato che si è potuto ottenere , tra l’altro, anche grazie all’acquisizione della First Republic Bank , banca che , nel mese di maggio , aveva dichiarato il proprio stato di insolvenza a seguito e come conseguenza diretta delle crisi sia della Silycon Valley Bank che di altre banche regionali più piccole. Questa acquisizione ha di molto potenziato una Banca commerciale come JPMorgan , avendo ricevuto in dote dalla First Repubblic Bank il Knoh-how formato dal parco clienti, filiali e depositi. A conti fatti si è trattata di un’operazione che ha immesso nelle casse di JPMorgan 2,7 miliardi di dollari contro un investimento per spese di credito pari a 1,2 miliardi. E non finisce qui! I timori generalizzati nei correntisti americani su possibili altri fallimenti ha fatto si che la banca di investimenti , solo nel mese di marzo, abbia raccolto oltre 50 miliardi di nuovi depositi . A consuntivo l’utile della banca nel II° trimestre è salito a 14,47 miliardi di dollari ( 4,75 dollari per azione ) , contro gli 8,65 miliardi di dollari ( 2,76 dollari per azione) di un anno addietro, a nota ricordo che il “ consensus “ aveva previsto 3,97 dollari ad azione contro i 4,75 poi effettivamente ottenuti. I ricavi inoltre sono aumentati del 34% rispetto al 2022 portandosi a 41,31 miliardi di dollari.