18 Mar ECONOMIE DEL MONDO : UK
Da Brexit a Bregret il passo è breve . Oggi il rimpianto dei cittadini inglesi per essere usciti dalla UE è di molto superiore alle feste di tre anni fa quando la GB aveva definitivamente rotto con Bruxelles . Lo stato di prostrazione generale è ancora superiore se si pensa agli otto anni trascorsi dal referendum del 23/06/2016 quando il 52% della popolazione votò l’uscita dall’ Europa. Il 48% dei cittadini britannici dichiara l’impoverimento dell’economia nazionale , ammettendo il completo fallimento del previsto effetto dell’ “economic boom “ che avrebbe dovuto creare la Brexit. Come sempre nella vita sono poi i crudi numeri a certificare la realtà dei fatti. L’economia della Gran Bretagna , al momento , ha già perso oltre 140 miliardi di sterline ( 160 miliardi di euro) a causa dei risvolti economico-finanziari creati della Brexit che ne attestano se non il completo fallimento quanto meno un grave mal funzionamento . Se la nazione intera , come detto, ha subito un deficit di 140 miliardi di sterline, il solo Comune di London City conta perdite per 30 miliardi di sterline ( quasi 37 miliardi di euro) con una diminuzione di 290.000 posti di lavoro che passano ad oltre 2 milioni in meno in tutto il Paese. La Cambridge Econometrics in un rapporto indipendente ha calcolato che , fissando un “ time limit “ al 2035 , l’economia UK perderà oltre 350 miliardi di sterline , di cui ben 60 miliardi sarà il solo “ buco “ previsto per la città di Londra. Entrando poi nel merito prettamente monetario dell’ impoverimento dei singoli cittadini , questi hanno visto diminuire il proprio reddito di 2.000 sterline nel solo 2023 . Mentre per i lavoratori e/o residenti nella Città di Londra la diminuzione è stata di oltre 3.400 sterline ( 4.000 euro) . A questo si aggiunga come l’inflazione di questi ultimi anni abbia di fatto amplificato gli effetti della Brexit portando l’aumento dei prezzi dei beni alimentari , sempre nella sola Londra , dal 2019 al 2023 a segnare un rincaro del 30% . Il “ leitmotiv ” che oggi troneggia nella popolazione è di come la Brexit stia metodologicamente affondando l’economia UK . A conti fatti è cresciuto il costo della vita dei cittadini al crescere dei prezzi degli alimenti e quindi un drastico aumento della pressione finanziaria sulle famiglie e sulle imprese locali . Nel dettaglio l’effetto negativo della Brexit si riversa direttamente sull’economia toccando la ristorazione, l’ospitalità, l’edilizia , i servizi bancari e finanziari in genere andando ad inficiare sulle attività produttive dedite all’esportazione. Per contro il PIL interno dal 2021 al 2023 è cresciuto del 4,5% contro un valore medio europeo del 3,3%. Interessante anche evidenziare come i dati riferenti al 2020 , in piena pandemia e con l’uscita della GB dal mercato unico in uno ai negoziati serrati per il Trade and Cooperation Agreement – TCA in corso , il PIL inglese era crollato del 10,3% contro un valore medio del 5,8% dei Paesi della UE.