21 Feb ECONOMIA UE: MISURE CONTRO IL RICICLAGGIO
Svolta epocale dell’ Unione Europea contro il riciclaggio , in tutela del sistema finanziario e dell’ economia comunitaria. Si tratta dell’introduzione attuativa di nuove norme rivolte verso vigilanza e prevenzione. Punto focale è che i criminali , che operano nel continente europeo , di fatto non riescano più ad utilizzare il sistema finanziario comunitario per legittimare i proventi illeciti prodotti tramite le loro svariate attività imprenditoriali ed economiche. La “condicio” principale è la netta distinzione tra norme applicabili al settore privato e quelle AML/CFT ( Anti Money Laundering / Combating the Financing of Terrorism ) , questo sia a livello nazionale e quindi per ogni singolo Stato membro . Sono norme specifiche dell’ Unione relative all’organizzazione dei sistemi istituzionali antiriciclaggio e di lotta al finanziamento del terrorismo. L’attenzione è quindi tutta rivolta verso un nuovo regolamento antiriciclaggio che andrà finalmente ad armonizzare le norme specifiche in tutta la UE , garantendo così una maggiore coerenza , cooperazione ed efficacia attuativa nel sistema finanziario ed economico dell’ Unione. Le nuove regole che vengono qui di seguito brevemente descritte vedono come minimo comune denominatore la figura dei “soggetti obbligati” , vera e propria nuova arma contro il riciclaggio. 1) Unità normativa con coerenza legislativa in tutti gli Stati membri. 2) Ruolo centrale , nella rilevazione di attività sospette , dei soggetti obbligati nel quadro AML/CTF quali enti finanziari , banche, agenzie immobiliari, servizi di gestione patrimoniale , case da gioco e commercianti di beni di lusso . L’ estensione comprende i fornitori di servizi di cripto-attività con l’obbligo di effettuare controlli accurati sulla clientela. 3) Implementazione di misure di verifica sui rapporti di corrispondenza transfrontalieri nel settore dei servizi per le cripto-attività. 4) Limiti per i pagamenti in contanti con un nuovo tetto massimo stabilito in euro 10.000 . 5) Maggiore armonizzazione e trasparenza nella titolarità effettiva delle persone che rivestono un controllo reale e/o traggono un beneficio economico da un’entità giuridica. 6) Ampliamento delle misure di verifica per operazioni con Paesi ad alto rischio , identificati come tali perché portatori di un potenziale rischio all’ integrità del mercato interno della UE. 7) Segnalazione in appositi registri , con potere di condurre ispezioni specifiche presso le sedi di tutti i soggetti giuridici qui registrati , dei c.d. Titolari Effettivi ovvero di soggetti, istituzioni associabili a persone, entità giuridiche già colpite da sanzioni finanziarie . 8) Potenziamento delle UIF (Unità Informazione Finanziaria ) con accesso pieno ed esteso a tutte le possibili informazioni cruciali quali quelle di carattere amministrativo, finanziarie e investigative. 9) Ruolo e responsabilità dei supervisori nei confronti dei soggetti obbligati tramite controlli esaustivi ed efficaci. 10) Importanza fondamentale delle valutazioni del rischio sia a livello di singolo Stato che della UE. 11) Le nuove regolamentazioni comunitarie implicano una formazione tanto specializzata quanto continua per tutti i soggetti obbligati. A questo punto dopo l’accordo provvisorio sulle norme l’iter prevede che i documenti legislativi , in fase di perfezionamento , vengano presentati per l’approvazione ai diversi rappresentanti degli Stati membri all’interno del Comitato dei Rappresentanti Permanenti e quindi al Parlamento Europeo. Per chiudere l’iter quindi sarà necessaria la loro adozione da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo e consequenzialmente la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE per poi entrare in vigore.