WALL STREET: IL GIORNO DEL RIMBALZO RECORD

E così è arrivato il “BOOM” borsistico a Wall Street con il trimestre migliore degli ultimi 10 anni e ciò con indici a livelli massimi nonostante i problemi rilevati nei mercati finanziari negli ultimi mesi del 2018. Gli utili per le aziende del S&P 500  americane , saranno danneggiati dalle diffuse flessioni portate sia nel settore dalla tecnologia che nell’ energia con una diminuzione prevista del 4,2 % rispetto allo stesso periodo del 2018 . Questo arretramento causerà un netto capovolgimento del “segno crescita“ di almeno un 2,8% . I ricavi delle principali 500 società americane potrebbero tuttavia crescere lo stesso ma con un tasso del 4,7% il più debole registrato in quasi tre anni. Detta contrazione dei profitti potrebbe così assestarsi attorno allo 0,3 % . Tutto questo pone un quadro per un secondo trimestre 2019 con performance a crescita zero e possibili primi segnali di una recessione dei profitti. In questo contesto si evincono ricavi da trading in calo per le banche d’affari , fatturato e profitti di medie dimensioni per le aziende S&P 500 , però con valori attivi più accentuati per quelle esposte e dirette soprattutto al commercio estero. Analizzando i settori con performance più sostenute si rilevano quelli delle utilities per il + 4,7% e della sanità con il +4%. Quelli più problematici sono l’energia con il – 20,1% , materiali di base con il -11,7% , information technology con oltre il -11% con particolare rilevanza alle diminuzioni e tensioni in Apple . In questo quadro si vede quanto pesino sull’economia e quindi sulle imprese le tensioni ed i dubbi per l’attuale guerra commerciale tra USA e Cina , dove il dollaro ne esce forte con consequenziale rallentamento dell’economia interna. Tutto ciò in un contesto di problematiche crescenti  in un’ economia globale dove vi sono aree di crisi e di possibile recessione  sia in Asia che in Europa . Con un attenta analisi si evidenzia che le grandi aziende americane raggruppate nell’indice S&P , nel primo trimestre, ma come minimo a cascata con riflesso anche nel secondo trimestre 2019, avranno un andamento a due velocità ovvero crescita più continuativa per quelle che hanno concentrato il loro “main business” nei confini degli Stati Uniti e quindi si prevede che gli utili si aggireranno per il primo trimestre intorno al + 1% . Al contrario le aziende americane che hanno il loro fatturato indirizzato soprattutto all’estero vedranno calare, in valore medio i propri profitti di – 10/11 % rispetto al medesimo trimestre 2018:  è rilevante sia l’impatto della guerra commerciale in atto , sia il rallentamento delle economie di Cina ed Europa. In siffatta situazione toccherà ora all’alta finanza USA inaugurare la stagione delle trimestrali rispecchiando le varie sfide , con attese previste di una diminuzione degli utili del 3,8 % .  Wall Street, che sarà la sede vera e propria della “prova delle trimestrali” , probabilmente annoterà nei sui indici, come le banche di investimento segneranno cali generalizzati nel trading, un tempo loro grande motore trainante per i profitti. Ciò porterà ad una contrazione di almeno l’11% nell’attività a reddito fisso, in quelle valutarie e nelle commodities , con un oltretutto calo preoccupante quanto veloce di almeno un 8% nell’azionario

 

Fabio Accinelli