
07 Ott TESTAMENTO : IL LEGATO COME SOSTITUTO DI LEGITTIMA
Su queste pagine abbiamo spesso affrontato il problema inerente il “ passaggio generazionale” per gli imprenditori. Oggi ne affrontiamo una particolare sfaccettatura o meglio un “ingranaggio” fondamentale atto a predisporre la “chiusura del cerchio” della complessa operazione che prende il nome appunto di “ passaggio generazionale”: il testamento. Del testamento in senso stretto , come libera disposizione dei propri beni e quindi strumento di prevenzione delle possibili liti tra coeredi a fare data dalla propria morte , si è scritto e parlato a lungo, con questo articolo vorrei affrontare il “legato in sostituzione di legittima” , negozio giuridico utile alla pianificazione successoria in presenza di un legittimario estraneo alla più stretta cerchia familiare del testatore. Personalmente ho condiviso a livello professionale in molte occasioni questo tipo di soluzione quando un imprenditore, nel momento di cessazione della propria attività imprenditoriale e quindi quando si stavano studiando le modalità di attuazione di un ricambio generazionale in azienda, si è trovato nella condizione di voler assegnare , come disposizione testamentaria, una “quota” del proprio patrimonio ad una terza persona estranea dalla più ristretta cerchia familiare ma , secondo il giudizio del dominus, meritevole di un “ fringe benefits “ particolare ad esempio per avere affiancato fedelmente tutta la sua storia imprenditoriale. Il “legato in sostituzione” quindi tecnicamente rappresenta la disposizione testamentaria in virtù della quale il de cuius nel proprio testamento attribuisce ad un legittimario, che esso non ritiene opportuno designare come proprio erede universale, un legato avente ad oggetto un bene specifico in sostituzione della quota di legittima spettante invece a quest’ultimo. Nel momento del decesso del de cuis al legittimario in questione spetterà la libera scelta tra due ben distinte opzioni alternative. La prima opzione contempla la possibilità di conseguire il legato , scelta questa che però implica la rinuncia a far valere il diritto di legittimario e quindi il successore non acquista la qualità di erede , generando la contestuale perdita del diritto a chiedere un supplemento nel caso in cui il valore del legato sia inferiore a quello della legittima. Nella seconda opzione all’ eventuale azione di rinuncia al legato corrisponde la richiesta della legittima. A conti fatti la fattispecie in oggetto oltre che permettere al testatore di soddisfare i diritti successori di un legittimario, rappresenta anche una realtà ottimale per il legittimario medesimo il quale ove soddisfatto eviterà di prendere parte alla fase di divisione ereditaria. Circa eventuali debiti ereditari il legittimario sarà tenuto a risponderne solamente nei limiti del valore del suo legato. Trattasi di una azione molto in uso nelle pratiche professionali di “ passaggio generazionale” . Attiene ad un’attribuzione a titolo particolare di una somma di denaro ma molto spesso abbiamo registrato che era inerente ad un bene specifico cui il legatario era particolarmente interessato. Tecnicamente questo azione è disposta a tacitazione di una quota riservata ma sempre sottoposta a condizione risolutiva nel senso che l’eventuale rinuncia da parte del legittimario fa venire meno il legato medesimo. Un’ ultima precisazione . Nel caso in cui il testatore in vita e quindi durante la procedura di spoliazione del proprio patrimonio collegato all’operazione di “ricambio generazionale” si renda conto che il valore del legato potrebbe rilevarsi inferiore al valore di legittima può attivarsi per modificare il proprio testamento ed attribuire al legittimario-legatario la piena facoltà di chiedere il supplemento ma senza rinuncia del legato, in modo tale da poter integrare il valore del proprio legato e scongiurare così un’azione di riduzione. In definitiva tale strumento può aiutare a far quadrare il cerchio su una operazione complessa e delicata quale il “ ricambio generazionale” anche in merito ai rischi d’impresa , contribuendo alla creazione di un ambiente ottimale e propizio al completo dispiegarsi delle potenzialità degli eredi.