SCHIAFFO ALL’ITALIA

In ordine di tempo dopo Confindustria e Standard & Poor’s è toccato all’Ocse (organizzazione per la cooperazione e sviluppo economico) presentare  a Roma il rapporto economico sull’Italia che pronostica drasticamente e senza mezze parole una situazione per il 2019 di piena recessione  con un Pil a – 0,2 %. La situazione economica che viene dipinta nel nostro paese  è quella di stallo totale ,dove necessita un programma di riforme non di breve periodo ma bensì  di periodo pluriennale e quindi almeno al 2022/2023. Occorre favorire, nella via immediata gli investimenti sulle imprese, lo sblocco dei cantieri , il proseguimento nella TAV, l’innovazione e l’occupazione femminile . Oggi nello stato di fatto in cui ci troviamo, il Pil pro capite è quello dell’anno 2000, occorre quindi un intervento immediato per la riduzione del rapporto fra debito pubblico e Pil.  Anche l’Ocse, come tutte le principali organizzazioni economiche mondiali, suggerisce un intervento immediato di abrogazione  sulle regole del pensionamento anticipato , giudicando come, ad esempio, “quota 100” non sia la strada per incrementare l’economia interna ed anzi ponga in essere una disuguaglianza abnorme e crescente per le generazioni future che ne pagheranno il conto anche con un incremento sistematico del debito pubblico. A conti fatti ,una abrogazione immediata di tale Legge, permetterebbe al governo di liberare oltre 40 miliardi. Non meno problematico risulta l’esito che porterebbe il reddito di cittadinanza , il quale sicuramente incoraggia l’uso del lavoro nero creando consequenzialmente sacche più accentuate di povertà. Ciò si riscontra già oggi dove in tema di disoccupazione si prevede un aumento ad almeno il 12% per il 2019, un 12,1% nel 2020 contro un 10,6 del 2018 . Nel dettaglio nel febbraio 2019 il tasso dei senza lavoro era al 10,7 % con il 32,8 % per i giovani di fascia 15/24 anni, dato che confrontato ai due estremi europei vede un valore peggiore solo per la Grecia, mentre un 5,6 % per la Germania. Sicuramente le previsioni dell’Ocse raffrontate ad altre previsioni istituzionali ,come poi vedremo nella tabella sottostante, sono le più pessimiste anche perché sottostimano l’effetto positivo sul Pil delle misure espansive introdotte dal Governo con la Legge di bilancio. A giorni vi sarà la pubblicazione del Def con il quale sarà specificato nel dettaglio il quadro programmatico. In tutto questo contesto economico-finanziario tutt’altro che roseo ci sono poi realtà imprenditoriali italiane che continuano a fare shopping all’estero con successo. E’ il caso della Ferrero che dopo aver acquisito nel 2018 il business delle barrette di cioccolato della Nestlè pagandolo ben 3 miliardi di dollari , ieri ha concluso un nuovo business acquisendo biscotti, snack, gelati e crostate del colosso Kellogg’s per 1,6 miliardi di euro.

 

STIME A CONFRONTO  CRESCITA PIL 2019

 

* Governo                           dicembre 2018       +1%

* Bankitalia                        gennaio 2019          +0,6%

* Fmi                                    gennaio 2019          +0,6%

* Commissione Ue           febbraio 2019         +0,2%

* S&P                                   marzo 2019             +0,1%

* Confindustria                 marzo 2019             +0%

* Ocse                                 aprile 2019              – 0,2%

 

Fabio Accinelli