
24 Mag RISIKO PIAZZETTA CUCCIA : FININVEST, BOLLORE’ , DEL VECCHIO E …..
Fininvest e quindi la famiglia Berlusconi , lascia dopo 14 anni Mediobanca, il “salotto buono” della finanza italiana. Possessori di una partecipazione di 17.713.785 azioni Mediobanca Spa per un controvalore economico di circa 174 milioni di euro ed una corrispondenza pari al 2% del c.s. dell’istituto , la famiglia Berlusconi per chiudere questa operazione ha sfruttato anche il fatto che le azioni di Piazzetta Cuccia in questi giorni stiano quotando su valori massimi che non si vedevano da prima dell’avvento della fase pandemica. L’operazione di fatto rientra in una logica di razionalizzazione e di ribilanciamento del portafoglio di investimenti finanziari di Fininvest ed è stata posta in essere con una cessione attraverso la piattaforma di Borsa Italiana. Il 2% inerente la vendita in oggetto rientrava nel c.d. “ patto di consultazione leggero” siglato a fine del 2018 . Questo patto però vide il clamoroso passo indietro dall’accordo da parte del gruppo francese Bollorè, oggi ancora detentore del 2,8% del c.s. di Mediobanca. Secondo chi scrive, dietro l’uscita tutto sommato così improvvisa della Fininvest di Berlusconi dall’Istituto Milanese potrebbe esserci la “ question” con la francese Vivendi di Vincent Bollorè. Proprio con la società francese, di recente, Fininvest e quindi Mediaset hanno trovato un accordo che di fatto ha scritto la parola “fine” ad oltre cinque anni di duri scontri e liti giudiziarie veementi. Punto nodale dell’intesa così raggiunta è che Fininvest tra pochissimo tempo ( al massimo entro questa estate ) dovrà acquistare , per un importo che si aggira sui 160 milioni di euro , il 5% del gruppo televisivo in mano a Vivendi . Altrettanto vero è che grazie ad accordi ( gentlemen agreement) occorsi tra le parti è in arrivo alla finanziaria della famiglia Berlusconi un dividendo straordinario .Prodromico a ciò la vendita della quota di Mediobanca permetterà di incamerare ulteriore liquidità necessaria alla volontà di voler esercitare la sua prelazione su almeno una parte delle azioni in vendita da parte della Simon Fiduciaria che rappresenta il trust che per nome e conto di Vivendi deteneva il 19,19% del capitale di Mediaset e che però ha avuto l’ incarico di dismettere l’intera partecipazione. Ed ora cosa succede? Quali scenari si possono aprire? Sicuramente l’uscita della Fininvest da Mediobanca “farà storia” contribuendo a cambiare in maniera radicale il volto della banca d’investimento milanese. Come un moderno “mago Zurli’ “ della finanza Italiana , personaggio irreprensibile del “salotto buono di Milano” è Leonardo Del Vecchio che è diventato primo socio con il 13,2% di Mediobanca ed ha in tasca l’autorizzazione concessa dalla Bce a poter raggiugere il 20%. Ma anche il magnate, milanese di nascita , dovrà “ navigare a vista “ , e ciò sulla base dell’irruzione del costruttore romano Francesco Gaetano Caltagirone, ventesimo uomo più ricco in Italia e secondo la rivista Forbes al 924° posto degli uomini più ricchi al mondo. Caltagirone ha posto in essere una , per così dire, “fase di disturbo” acquistando l’ 1% di Mediobanca e ciò alla luce delle recenti schermaglie che l’imprenditore romano ha avuto proprio con il gruppo guidato da Nagel nelle Generali . Chiudendo il cerchio su questa vendita/acquisizione si può rilevare come la Fininvest di Berlusconi abbia tecnicamente salutato Mediobanca girando la partecipazione ad Unicredit che a sua volta ha ricevuto mandato e delega di rivendita a Del Vecchio . (ndr: come nota di colore rammento che nel 2019 quando ad uscire da Mediobanca toccò ad Unicredit, a comprare la quota anche in questo caso fù Del Vecchio).