PUMP AND DUMP : SLY OR FRAUD ?

PUMP AND DUMP : SLY OR FRAUD ?

Vista in generale si tratta di una autentica azione di gonfiaggio artificiale del prezzo di un determinato asset, soprattutto titoli azionari e criptovalute con un grado molto basso di marketcup , posta in essere dal detentore di uno specifico asset tramite affermazioni estremamente positive sul titolo in questione. Tali attestazioni di valore sono nella realtà false , forvianti e fraudolente nei confronti degli interessi dei possibili investitori . Hanno come unico scopo quello di vendere gli asset , in precedenza acquistati ad un basso prezzo,  ad uno molto più alto producendo di fatto una plusvalenza dolosa che può causare  sui mercati finanziari anche lo spostamento di svariati milioni di dollari . E’ di questi giorni il caso del finanziere canadese   Auringer , ritenuto  uno dei massimi esperti manipolatori del mercato azionario globale , oggi con un mandato di cattura  sulle spalle per truffa internazionale spiccato della Procura Penale di NY. Gli si contesta il fatto di essere stato il dominus di una giro di manipolazioni sul   mercato  societario statunitense che ha causato in pochi anni proventi illeciti per oltre 100 milioni di dollari danneggiando di riflesso migliaia di investitori in tutto il mondo.  Entriamo nel merito di un’azione di “ pump and dump “ o meglio nella versione più moderna la  cosiddetta azione di  “ hack (da hackerare), pump and dump”. Esistono asset che si prestano perfettamente per questo tipo di “operazioni (!!) ” e sono le azioni di società piccole e scarsamente negoziate sui mercati , in gergo tecnico prendono il nome di “penny stock”.  Sono titoli negoziati “over the counter” e ne risulta difficile se non impossibile poter disporre di informazioni indipendenti sulla società prescelta e quindi è più facile poterla manipolare. Le “penny stock” prescelte devono essere  società che non superano i 5 dollari ad azione e quasi sempre sono collegate a start-up . In  gran voga oggi, sono  pure le criptovalute , essendo asset digitali altamente volatili e quindi con facili impennate e variazioni continue ed anche importanti sul  prezzo. Quelle ottimali hanno un basso marketcup e sono ancora poco note agli investitori. Ad oggi in listino ci sono 99 criptovalute su 141 con un prezzo inferiore a 0,4 dollari ad azione  che quindi si potrebbero ben prestare ad operazioni di “pump and dump”.