MPS MUOVE IL MERCATO

MPS MUOVE IL MERCATO

Alla veneranda età di 550 anni compiuti lo scorso 4 marzo MPS, tramite  il Tesoro Italiano in veste di principale azionista con il 64% del capitale, ha confermato la riapertura dei giochi per la privatizzazione della banca. Dopo il fallimento del negoziato tra Unicredit e Tesoro, quest’ultimo ha voluto oggi ribadire i punti incontrovertibili necessitanti ad intavolare una nuova trattativa: (1) La normativa europea vieta che l’istituto possa essere spezzettato. (2) La vendita potrà accadere solo e solamente dopo l’ aumento di capitale e la consequenziale ristrutturazione  della banca. (3) L’operazione può essere valutata ma a condizioni economiche di mercato. (4) Il contributo statale resta quello massimo di 5 miliardi, peraltro già reso disponibile nella trattativa con Unicredit. Rammento che Unicredit per chiudere l’acquisizione  aveva richiesto una partecipazione di  8,5 miliardi  al Governo, importo  suddiviso in 6,3  miliardi come aumento di capitale,  2,2 miliardi di Dta ed inoltre  la copertura assoluta da rischi di  future e/o eventuali cause legali.  Da parte sua il Tesoro riaprendo una possibile trattativa con il mercato per l’eventuale acquisizione di MPS  ne ha fissato paletti ben chiari . Tra gli altri anche  il fatto dello   scorporo  dal numero totale delle agenzie Mps solo per quelle  del Sud, facendole  acquisire da Mediocredito Centrale ,mentre resta l’imprescindibile  obbligo del  non frazionamento e quindi l’acquisizione completa  della sede centrale e di tutta la rete di filiali del Centro-Nord Italia. Detto ciò  al momento e sulla base dei suindicati paletti , chi “ruota“ ancora intorno alla torta MPS?   Unicredit vista l’importante DG effettuata non ha del tutto rinunciato all’idea. Un pensiero e forse qualcosa di più lo sta facendo anche Banco Bpm e magari in combinazione proprio con Unicredit. Esiste anche l’interesse di Bper che dopo l’ acquisizione degli sportelli di Ubi da Carige ed Intesa guarda ad una possibile propria espansione   tramite  l’operazione di  MPS.   All’estero l’unica entità bancaria interessata, ma a  condizioni non ancora del tutto svelate  potrebbe essere  Paribas , oltre ad alcuni ed eventuali fondi  finanziari esteri specifici che attendono però di vedere  le nuove ed eventuali mosse sul mercato. Personalmente  ho una  mia idea specifica.  Essa si configura in Amco, ex Sga, che viene da acquisti importanti pari a  miliardi di Npl di provenienza MPS e quindi è molto addentro ed aggiornatissima rispetto ai conti della banca senese.  L’invasione russa in Ucraina  ha  poi sparigliato nuovamente le carte, dopo la pandemia,  sui tavoli dell’economia e della finanza mondiale. L’Italia sarà sicuramente uno dei  maggiori paesi dove,  anche dopo il termine della guerra, le ricadute economiche  post conflitto dureranno più a lungo e comunque sicuramente per molti anni a venire. Nel caso  specifico del sistema bancario italiano e quindi anche  per MPS , tutto questo vuole dire dover ricorrere nuovamente alle prestazioni e servizi di Amco. La Asset Management Company è stata peraltro costretta dai recenti accadimenti economici  a rivedere il valore degli asset complessivi  già rilevati da MPS inserendo accantonamenti per  528 milioni nel bilancio 2021. Questa operazione di Amco è  di diretta pertinenza  del portafoglio di 8 miliardi  di valore nominale , acquisito nell’ambito dell’ultima operazione di derisking lanciata da MPS. Ricordo che per Amco , il primary business, sono le ristrutturazioni complessive di successo tramite un approccio ed una  gestione sostenibile al credito. Oggi  sono sempre maggiori le difficoltà in cui versa il  sistema  economico italiano e  nello specifico quello bancario dopo la crisi del 2008,  dopo due anni di  pandemia ed ora in piena  guerra Russo-Ucraina. In questa situazione  l’a.d. di Amco, Marina Natale,  si è convinta a puntare sempre di più sulla gestione degli npl , trasformando la sua società in uno dei “ main operator” del settore. A causa di ciò si è  creata una forte sinergia operativa e di intenti comuni tra MPS ed Amco atta a valutare nuove soluzioni per il gruppo di Siena, se sono fiori…..