MPS: CHIUSO L’ AUMENTO E’ INIZIATA L’ASTA SULL’INOPTATO

MPS: CHIUSO L’ AUMENTO E’ INIZIATA L’ASTA SULL’INOPTATO

Lunedì 31 ottobre si è chiuso l’aumento di capitale di MPS . Entreranno nelle casse della banca oltre 2,5 miliardi di euro.  Di questi circa  1 miliardo serviranno per accompagnare in pensione, tramite l’uso di uno scivolo lungo fino a 7 anni , oltre 4.150 dipendenti  pari a quasi il 20% dei complessivi 22.100 i attualmente  ancora operativi . Si vuole così porre  la prima e   massima attenzione su una importante  diminuzione dei costi aziendali  che possono essere   quantificati in circa 320 milioni di euro. Importo  quindi che non sarà   da pagare e che andrà a diminuire la  “voce personale “ a fare data dal 1/1/2023  , step  fondamentale per il  risanamento complessivo della banca senese.  Il 2 , ed oggi  3 Novembre , sono le date dedicate all’asta sulla quota di capitale inoptato . Segnalo che tutta l’operazione di aumento di capitale di MPS è stata organizzata contemplando la garanzia omnia delle capofila Mediobanca, Bank of America, Credit Suisse e Citi . Tra i papabili investitori che potrebbero partecipare alla sottoscrizione di quote di capitale  , in misura intorno ai 100 milioni di euro , vi sono anche delle Fondazioni di origine bancaria e  tra esse la Compagnia di Sanpaolo, Cariplo,  Crt.  Lo Stato Italiano, che detiene il 64% del capitale, tramite il Ministero dell’ Economia  ne sottoscriverà pro-quota un cifra massima di 1.650 milioni.  Appare chiaro che minore sarà l’intervento patrimoniale dei garanti e maggiore  sarà il valore del titolo MPS sul mercato  e quindi quello complessivo della banca stessa.  Peraltro il Governo Italiano ha riconfermato alla Bce la propria volontà a voler  uscire dal capitale della Banca.  Per ottenere  però questo risultato necessita l’interesse e quindi l’intervento di  un partner industriale forte , credibile e  rispettato non solo sul mercato italiano ma bensì anche su quello continentale,  partner capace di rimettere in gioco MPS decifrando le esigenze e le necessità di una banca del futuro in un mercato sempre più internazionale e globalizzato.