MONTE PASCHI SIENA : 2,5 MILIARDI L’ AUMENTO DI CAPITALE

MONTE PASCHI SIENA : 2,5 MILIARDI L’ AUMENTO DI CAPITALE

Oggi , 15 settembre  a Siena , si svolgerà la tanto attesa assemblea  che l’ a.d. Lovaglio  ha definito come quella della rinascita  e della futura normalità operativa. Il titolo, in apertura odierna, quotava 0,37  con un valore in Borsa di MPS sceso ben sotto i 300 milioni di capitalizzazione.  Per avere un’idea di quanto il titolo abbia  perso negli ultimi anni bisogna risalire al 12 ottobre 2007 dove toccò il suo massimo a 7.932,39 euro .  Detto in soldoni ogni singola azione MPS dalla data della quotazione massima a quella odierna ha perso la cifra record di quasi 8,000 euro !   E’  dei  primi giorni di settembre il nulla osta ricevuto da parte della BCE all’operazione , rammento che  il MEF  è al 64,23 % del capitale. Nell’ odierna assemblea   si  attueranno le formalità tecniche di rito con il deposito del prospetto informativo dell’aumento, discussione e sua approvazione previe eventuali rettifiche, lancio dell’aumento di capitale, che dovrebbe concludersi entro  il 12 novembre,  con il via libera  anche per  un prossimo raggruppamento delle azioni e relativa autorizzazione per un’operazione iper – diluitiva sul capitale.  Nel dettaglio il piano presentato dall’ a.d. prevede l’uscita da tutta l’area   MPS di 3.500 dipendenti entro il 30 novembre .  Sarà proprio con l’operazione di aumento di capitale da 2.500 milioni votato oggi che sarà  finanziata  per 800 milioni l’uscita dei dipendenti che, dopo accordi anche sindacali precisi, potranno contare su uno scivolo contributivo lungo fino ad un massimo di 7 anni mantenendo sempre le stesse condizioni di welfare. E’ un’operazione molto interessante sia a livello finanziario che economico. Tramite l’esodo volontario e relativi incentivi , si garantirà all’azienda bancaria un risparmio annuo di oltre 270 milioni , cifra quasi uguale all’attuale valore di capitalizzazione in Borsa di MPS.  A tutto questo segnalo che vi è  già stata anche la rinegoziazione dei termini futuri di uscita dal capitale della quota in mano allo Stato  senza peraltro ancora indicarne una data certa per la vendita  e la cessione, occorsa nel mese di luglio, di 900 milioni di euro di prestiti non performanti ( Npe ).