L’ITALIA E’ STATA BOCCIATA, L’EUROPA CHIEDE UN NUOVO DOCUMENTO DI BILANCIO: IL PUNTO ECONOMICO

E’ così la temuta bocciatura è arrivata. La manovra economica, presentata dal Governo italiano, non ha superato il vaglio della Commissione Europea, ed ora…iniziano le danze. E’ la prima volta,  che nella storia della UE ,la Commissione è costretta a richiedere ufficialmente,  ad uno stato membro, di rivedere e quindi riformulare il suo Documento Programmatico di Bilancio. Ora l’Italia si vede costretta ad inviarne uno completamente nuovo entro tre settimane a Bruxelles, modificandone così  i contenuti . Chi scrive ritiene che tra essi non vi sarò la diminuzione del valore preventivato al 2,4 % del PIL, ma bensì i termini della  sua composizione . Da un punto di vista economico il debito dell’Italia oggi è già al 131% del PIL il secondo più elevato in seno alla UE ed in assoluto, uno dei più elevati al mondo. In tal senso ,ciò che la Commissione si aspettava, era che venisse mantenuto l’impegno, a suo tempo sottoscritto, di ridurlo e non la spinta in senso contrario. Analizzando i numeri , vediamo che in Italia si sostengono annualmente ben 65 miliardi di spese a servizio del debito, paritetico importo destinato, ad esempio, per l’istruzione. Esiste però una solida giustificazione del Governo, per cui lo sforamento, rispetto a ciò che era stato concordato dai Governi precedenti, è necessario, utile ed irrinunciabile per sostenere, di fatto, la crescita del paese tagliare il peso, oggi insostenibile delle tasse per le persone fisiche e per le persone giuridiche, garantire più certezze economiche e sociali ai 5 milioni di italiani poveri. Sta di fatto che oggi le soluzioni non solo prospettabili ma bensì attuabili sono solo due: recepire le osservazioni comunitarie e/o continuare nel proprio disegno economico . Anche qui una mia idea chiara me la sono fatta : è quella che il Governo non intenda assecondare le richieste della Commissione anche perché , nella realtà, non esiste un secondo piano di riserva . Il governo ha ribadito che il deficit al 2,4 % del PIL è il tetto massimo e da questo valore non verrà tolto nemmeno un euro. Analizzando i mercati finanziari nazionali , europei ed internazionali  ancora una volta la sorpresa è tanta perché i “gufi” che pronosticavano un crollo in Piazza affari , e quindi i ribassisti, sono rimasti senza parole . Il listino della Borsa di Milano ha perso lo 0,86% contro, ad esempio, il tonfo della borsa tedesca che ha chiuso a -2,17%. Se analizziamo con attenzione l’accaduto e ci rifacciamo ai giorni precedenti si può notare come i mercati avevano già previsto tutto questo aprendo da tempo “un paracadute” e così limando piano piano le quotazione dei titoli già nei mesi precedenti. Questo si evince anche dal tenore di rimbalzo dello spread  che di fatto è poi ciò che fa la differenza al rifinanziamento dei nostri debiti, il quale è tornato ieri a 318 punti basi , oggi in apertura era a 313,7. Un breve cenno ai contenuti della manovra: 73 articoli , 9 miliardi l’anno per il reddito di cittadinanza, 7 per il superamento della Legge Fornero, tagli all’Ires, un inizio di Flax Tax per gli autonomi. Altri importi vengono raccolti dall’incremento tasse per le sigarette e giochi d’azzardo e 4 miliardi in più in arrivo dall’Asta per le frequenza del 5G. In questo lasso temporale delle tre settimane concesse per la risposta alla Commissione si inserirà il giudizio dell’Agenzia Standard & Poor’s , storicamente agenzia meno benevola nei confronti dell’Italia di Moody’s .

Fabio Accinelli