LE CAUSE DELLA CADUTA DEI MERCATI FINANZIARI

LE CAUSE DELLA CADUTA DEI MERCATI FINANZIARI

“…possiamo chiudere con il passato , ma il passato non chiude con noi..” ( Shakespeare – The Merchant of Venice ). Attualizzando ai nostri giorni la frase del poeta inglese  possiamo  capire come le radici dell’attuale   tonfo dei mercati finanziari siano da  ricercare  lontano nel tempo.  Oggi è un incrocio di occhiate , mosse e contromosse , quasi sincronizzate,  tra la FED americana e la BCE europea. Da parte europea l’ attenzione  resta fissa sulla Fed e sulle sue  prossime mosse stigmatizzate da Powell il 23 giugno presenziando alla Camera , dopo la precedente udienza al Senato , dove ha ribadito il proprio impegno e quello del suo ufficio  verso la totale ed incondizionata riduzione dell’inflazione interna   pur in uno scenario recessivo. Questa situazione  con l’aggiunta delle richieste di sussidi di disoccupazione che sono calate meno delle attese , degli indici PMI manifatturiero e dei servizi che sono in discesa, appesantiscono  ulteriormente il “sentiment” del mercato americano. Ben più complicata è la situazione in Europa con borse deboli su tutte le piazze ed occhi posati sui  dati macro dove spiccano gli indicatori PMI di giugno che evidenziano un forte rallentamento dell’attività manifatturiera con il petrolio in lenta ma costante discesa che lo vede posizionarsi sotto il livello di 104 $ al barile, sintomo di un outlook debole sulla domanda.  Ma quindi dove poggiano le radici di questi giorni tempestosi  vera e propria causa del  tonfo dei mercati finanziari?  Bisogna tornare alla riunione della BCE del 9 giugno e quindi sull’annuncio di un aumento dei tassi fissato per  luglio. Tutto questo dopo anni di politica monetaria  cieca ed accomodante  in uno  alla mancata comunicazione della  sperata creazione di un c.d. “ scudo anti-spread” per i Paesi a più alto debito, Italia in testa. I volumi delle vendite , il  loro oggetto e la rapidità e continuità con  cui accadono sono la dimostrazione della tempesta che avvolge il mercato finanziario europeo. La fotografia attuale è quella di una complessa e fragile condizione finanziaria generale creatasi in Europa  e questo a causa  le mosse della BCE degli ultimi 10 anni .  Ad esempio in Italia questa complessa crisi è scoppiata prima di quanto previsto, essendo  stata prima ipotizzata per  il 2023 l’anno delle elezioni politiche. Oggi invece si sta  evolvendo  a cascata e così per i mesi a venire con un forte ed irrefrenabile impatto dell’inflazione  particolarmente sentita dagli strati più bassi della società. Tutto è nato quando La BCE per contrastare le varie crisi succedutesi a partire da quella del 2009 / 2010 , dove si era pensato che la crisi causata della globalizzazione potesse trovare una più semplice e veloce “soluzione finanziaria” anziché una più solida  “soluzione strutturale”,   ha dato il via ad una “illimitata” creazione dal nulla di “ denaro a pioggia “ per tutti i paesi membri.  Per prima cosa questo modus operandi ha di fatto polverizzato  in un solo colpo i due principi “fondatori” dell’euro : (1) il divieto di finanziare i paesi membri , (2) ritenere  l’inflazione come un plafond.  L’azione della BCE , per contro,  è stata invece una vera e propria “formula magica” alla Harry Potter , attraverso la quale i Governi dei paesi membri hanno emesso “titoli di debito” , sottoscritti dalle rispettive banche  e quindi poi  venduti  alla BCE tramite il noto QE.  Il risultato è stato duplice : (1)  essere riusciti a creare “moneta dal nulla”, (2) essere riusciti , per contro, a far diventare la BCE una vera e propria “bad bank”.  Attenzione  perché vorrei cercare di essere il più chiaro possibile su  questo passaggio :  quello che si è  realmente ottenuto, obtorto collo, è stato un  vero e proprio “passaggio di potere” direttamente nelle mani della finanza.  In un solo colpo si è destituito il potere dei Popoli e quindi dei Governi , traslandolo nelle mani dei banchieri ,  peraltro poi oggi essi stessi contestati dalla realtà  dei fatti del mercato che riesce bene a visualizzare come sia stata una “mera illusione” quella del denaro facile che prende corpo dal nulla aumentando a semplice richiesta.  Questa operazione di magia prese il nome di “Financial stability board”, presieduta da Mario Draghi .  Chiuderei  con quello  che Francesco Cossiga disse , durante una intervista a UnoMattina nel 2008 ,  in risposta alla domanda del conduttore “…cosa pensa di Mario Draghi?..”.    “…Mario Draghi? Un vile affarista, socio di Goldman Sachs  che  esegue ordini precisi per impoverimento degli Stati ai quali l’èlite ha messo gli occhi, fu un mio gravissimo errore consigliarlo all’allora Presidente Berlusconi, un gravissimo errore da parte mia. Se Draghi arrivasse alla Presidenza del Consiglio sarebbe una catastrofe per l’Italia …”.