
20 Mag L’AUTOGOAL DI CAIRO
E così è arrivato anche il giorno in cui il Collegio della Camera Arbitrale di Milano, dopo due anni dall’avvio del lodo , con un parere chiaro quanto pragmatico ha cassato tutte le richieste avanzate dal gruppo editoriale Rcs Mediagroup. Sentenza tramite la quale si attesta l’inesistenza della truffa (supposta) che sarebbe stata messa in atto da parte del fondo d’investimento USA Blackstone ai danni di Rcs : il Fondo che nel 2013 acquistò , per 120 milioni di euro i palazzi di Milano dell’azienda Rcs e che poi definì nel 2018 la loro cessione al gruppo assicurativo Allianz sulla base di un’offerta di 250 milioni. La Camera Arbitrale di Milano non ha accolto, ed ha fatto cadere , le domande risarcitorie di Rcs. Prima conseguenza è stata che sia Rcs e che Cairo sono crollate in Borsa. Subito la Consob ha acceso il suo faro però al momento l’autorità di Borsa vigila . Risulta anzi che Consob ,ad oggi , non abbia chiesto nulla alla casa editrice in attesa di capire se la partita si sposterà nella nuova sede giudiziale di New York. Tutto ciò porterebbe ad un vero e proprio “ autogoal esiziale “ per Rcs ma anche per il Presidente del Torino Calcio che di fatto ha fortemente e personalmente voluto lo scontro con il fondo USA sul prezzo di vendita della sede di via Solferino del primo giornale italiano. Fonti accreditate indicano come Blackstone sia particolarmente agguerrita e convinta nell’andare avanti a testa bassa nella causa instauranda presso la Corte di New York per la richiesta di oltre 300 milioni di dollari per danni subiti e subendi nei confronti di Rcs. Il contendere nel merito è quindi la mancata vendita dell’immobile di via Solferino ad Allianz: Blackstone dichiara un affare sfumato da 250 milioni di euro a causa della intromissione di Cairo che ha voluto aprire una contesa sul prezzo, denunciando fatti di usura. Vero si è che le cifre oggi in gioco sono di tale importanza da poter mandare al tappeto la Rcs. Urbano Cairo in Rcs è l’ A.D. oltre che l’azionista di controllo: su tali basi , prima di iniziare la disputa con Blackstone si è ben tutelato, per non subire alcun danno a titolo personale in caso di soccombenza al lodo e ciò facendo votare al Cda di Rcs la manleva nei suoi confronti in caso di sentenza negativa nell’arbitrato e consequenziali richieste di risarcimenti plurimilionari da parte di controparte. E’ d’uopo altresì rammentare brevemente cosa Cairo abbia fatto in seno ad Rcs. Di fatto è stato un piccolo ,quanto vero miracolo! Scalò Rcs nell’estate del 2016 , trovandosi tra le mani un gruppo che perdeva 175 milioni di euro e dove i costi pareggiavano i ricavi. Nel 2016 la prima svolta con un utile da 3,5 milioni e poi un crescendo fino al 2018 con un utile di 85 milioni. La cura applicata fù una: “ meticolosa opera di taglio dei costi”. A fine 2020 , Rcs si ritrova con 750 milioni di ricavi ed una mancanza di 250 milioni nelle entrate ma , di contro , la “ cura dei costi “ di Cairo ha altresì creato il miracolo degli utili. Facendo un’analisi “ fotografica” Rcs con Cairo ha perso ricavi per 250 milioni compensati però da tagli nei costi per 350 milioni , ritrovando così margini ed utili. Ma come le basi dell’economia insegnano, la “cura dei costi” ha un limite “fisico”. In un barile quando si arriva sul fondo non si può più di raschiare nulla ed è così anche per i tagli dei costi quando toccano il fondo. Analizzando infatti gli ultimi due anni economici di Rcs i profitti sono stati decrescenti : 85 milioni di utili nel 2018 , 30 milioni nel 2020 e una perdita di 3,2 milioni segnata nel primo trimestre 2021. Tutto ciò cosa stà a rappresentare ? Rcs oggi si presenta molto debole finanziariamente per poter affrontare serenamente , per forza e convinzione , un’eventuale ( secondo chi scrive certa ) causa di richiesta danni da parte di Blackstone. A questo punto forse converrebbe di più intraprendere la strada stragiudiziale di una transazione e poi magari cercare anche nuovi soci forti di capitale….forse Del Vecchio, Della Valle , la famiglia Pesenti…chissà!