JUVENTUS: PERFECT STORM

JUVENTUS: PERFECT STORM

E’ da molto tempo che ho iniziato ad interessarmi, tramite  ricerche documentali  ad hoc, dei mille problemi e misteri che circondano  e circolano nel  mondo del calcio nostrano. Non so con certezza se ciò accade anche in altri Paesi e/o  campionati  al di fuori del nostro  e se accade in quale modo e misura ma, di sicuro , in Italia i problemi sono tanti , più di quelli che ad oggi si creda e di sicuro interessano  cifre economiche molto, molto ingenti. (ndr: vedasi   gli articoli  da me pubblicati il 03/9/20 – “  L’effetto economico e finanziario dell’  affaire Messi ” e il  28/05/21“  Il calcio italiano preso a pallonate dai debiti “ ). Mi soffermo in questa sede ad analizzare nel merito  la questione dal punto di vista economico- finanziario  senza tralasciare però la parte legale che  ne fa da base  evidenziando così il  point-break della questione Juventus ed in generale di  un sistema malato che emerge chiaramente anche dalle intercettazioni telefoniche ai dirigenti della squadra torinese. Partiamo dal fatto che l’inchiesta penale oggi è chiusa e quindi a stretto giro gli atti completi della Procura di Torino saranno inviati alla Procura Sportiva per le incombenze seguenti.  Partiamo dai fatti . Due sono le ipotesi  giudiziarie che  basano le loro fondamenta  sui bilanci della Juventus . Una di reato : false comunicazioni sociali ,  la seconda investigativa : plusvalenze sospette .In questo contesto pongo l’evidenza su tre punti fondamentali.  1) Il valore economico del presunto reato è pari a  282 milioni di euro in tre anni per operazioni connotate da valori fraudolentemente maggiorati.   2) La Juventus è una società quotata.  3) L’appartenenza del club al gruppo Exor  ( ndr:  vedi articolo da me pubblicato il 06/11/2019 – “  La famiglia Agnelli e la Exor “ ) , a sua volta società quotata, che quindi redige un bilancio consolidato basato sui consuntivi delle società controllate.  Sia per la Juventus che per la Exor quindi la questione  oggi in evidenza  non è un semplice dettaglio.  Gli illeciti presunti e commessi da Andrea Agnelli, Pevel Nedved, Fabio Paratici ed altri indagati , dove peraltro si è supposta l’aggravante di emissioni di fatture per operazioni inesistenti, andrebbero di fatto a “deflagrare” sugli interessi e quindi sui portafogli di migliaia di piccoli azionisti . Trattasi di persone che  hanno investito i propri risparmi  sul titolo Juventus proprio sulla base di dati certificati  dalla Borsa , dati quali bilanci, report periodici , comunicati stampa . Tutti ritenuti veri, reali , corretti.  La pena prevista dalla Legge italiana per il reato di  false comunicazioni sociali in  quotate ( art: 2622 c.c.)  è prevista con  una reclusione da tre a otto anni.  A tutto ciò si aggiunga il fatto che immediatamente si è attivata anche la Consob ( autorità di tutela del mercato finanziario) per mezzo della sua task-force investigativa capace di competenze tecniche di spessore e mirate, tanto da essere spesso usata in via complementare  con  quella dell’ Autorità Giudiziaria.  Vista la visibilità delle parti in causa , è contestualmente partita una battaglia  legale e consulenziale  sul “filo dell’interpretazione giuridica”  e quindi sull’applicazione  oggettiva e formale delle leggi contabili  oggi esistenti  e viste nella loro   applicazione nel mondo “calcio”.  Ad oggi si stanno  vagliando   le relazioni finanziarie  a compendio dei bilanci  in conformità ai principi contabili in linea con la prassi internazionale  ( tutta da dimostrare ) della “football industry” in condizioni dell’attuale mercato . L’opinabilità delle valutazioni dei calciatori e ad esempio della posizione Ronaldo che ha rappresentato un asset fondamentale del bilancio juventino , condizionandolo negli ultimi esercizi.  Interessante è porre l’accento sullo scottante tema delle plusvalenze , ovvero  quegli importi economici che si realizzano iscrivendo a bilancio il prezzo di vendita di un calciatore ( ricadente come voce attiva patrimoniale) superiore al costo storico di acquisto al netto della voce ammortamenti annuali. Nel merito Juventus nei conti al 30 Giugno 2019 – 2020 – 2021 peraltro già tutti chiusi in forte perdita , la magistratura ha individuato in ben 282 milioni sui 322  milioni contabilizzati in totale : le oramai note  plusvalenze sospette .  Nel merito contabile dei bilanci sotto la lente  dell’ Autorità Giudiziaria quindi si evice che per l’anno 2019 la  perdita  della Juventus spa avrebbe dovuto essere pari a 171 milioni anziché i 39 dichiarati ; per l’anno 2020 una perdita di 209 anziché 89 e per il 2020 una perdita di 240 invece di 209 : i numeri e le conseguenze si commenterebbero  già da sole.  L’allarme è stato anche lanciato dalla Covisoc e quindi come detto dalla Consob, che di fatto ne ha preso il testimone , la realtà  è estremamente preoccupante anche in chiave economico – finanziaria  perché rischia di fare scoppiare l’intero sistema calcio italiano.   Il “fenomeno plusvalenze” è un gioco di specchi. Infatti , usando un eufenismo ,  le  “anomalie rilevate” ad esempio nel caso  specifico Juventus  potrebbero rispecchiarsi   con conseguenze drammatiche sulla holding di partecipazioni della famiglia Agnelli-Elkann, la già citata Exor  e ciò perché nel suo bilancio consolidato confluiscono anche i risultati della gestione Juventus ,  partecipata al 63,8% ,  influenzandolo  a discapito di tutti i soci , debitori e creditori sociali.  Nell’economia fattuale del problema plusvalenze  atto a sistemare i bilanci delle società di calcio, rilevo però che non è  un “espediente “ partito nel 2020 , ma ha origini ben radicate nel tempo.   Dai dati contabili  ufficiali dei  principali clubs che ho potuto analizzare ho rilevato che il fenomeno ha avuto ben due picchi negli ultimi sette anni. Il primo si è registrato nel periodo 2016-2017, il secondo nel 2019-2020 ultimo anno pre-pandemia Covid che gioco forza ha stoppato questo tipo di movimenti data la generalizzata mancanza di liquidità legata agli effetti negativi dell’emergenza sanitaria. In dettaglio  il passaggio più alto segnato risulta iscritto  in un delta compreso tra il  16%  ed il  24% dei ricavi delle società di calcio . Nel frattempo, come se tutto questo non bastasse,  ed in questo tourbillon  vorticoso di accadimenti il club è in procinto di collocare sul mercato un aumento di capitale da 400 milioni di euro autorizzato  da Consob ma previa e quindi  in via successiva al risultato della  verifica  ispettiva attinente la voce di bilancio ”proventi da gestione diritti calciatori” iscritta al 30 Giugno 2020 per euro 172 milioni ed al 30 Giugno  2021 per euro 43,2 milioni .