
18 Lug ITALIA: LA “SOLITA” FIGURA
Siamo sempre i soliti! Un paese capace di stupire il mondo nel bene , ma soprattutto nel male , oggi con una crisi politica creata ad arte dai soliti ignoti ( noti ) nel momento peggiore della nostra storia recente , con le elezioni comunque alle porte in meno di un anno. D’altro canto siamo, internazionalmente conosciuti per la nostra capacità a “distruggere” qualsiasi cosa di positivo ci sia. Era quindi inevitabile non smentirci anche questa volta di fronte ad una ritrovata “rara” stabilità economica e finanziaria portata solo e comunque dalla figura e dalla politica dì Mario Draghi …. era troppo bello, non sarebbe durata . Se di addio del premier da Palazzo Chigi si tratterà lo sapremo solo nella giornata di mercoledì pv. Tra le prime possibili conseguenze lo stop ad una serie di provvedimenti urgenti che l’esecutivo aveva messo in cantiere nell’intento di licenziarli prima della prossima pausa estiva. Dai progetti correlati al raggiungimento dei 100 obiettivi del PNRR , alla proroga degli sconti su bollette e carburanti , fino alla manovra di bilancio e relative riforme , quella fiscale e quella sulla concorrenza. Insomma un atto di pura irresponsabilità vissuto oltretutto nel pieno di una guerra in Europa e di un passaggio economico e finanziario , come detto, di rara difficoltà. Tutto questo in un contesto di “ partiti partitucoli e politicanti improvvisati “ che si riversano in accozzaglie politiche unite in improbabili coalizioni atte solo ad architettare strategie rivolte verso la loro pura sopravvivenza. Un interesse esclusivo della politica nel più assoluto disinteresse per le reali e catastrofiche sorti del Paese. Insomma una mossa alquanto folle e disperata che passerà alla storia come uno degli atti più vigliacchi ed autolesionisti della politica moderna che si ricordi . Forse non tutti riescono a capire realmente che il PNRR non è un Bancomat collegato direttamente ai fondi monetari senza limiti dell’Europa e che in economia , come in ogni altra questione della vita, il “barometro” può cambiare rapidamente e senza preavviso alcuno. Personalmente vedo un rapido ritorno dell’inflazione a “due” cifre , con un autunno “difficile” ed uno spread in crescita e tutto questo sempre che il Covid , almeno lui, molli la presa. Il risultato è che si condanna l’Italia ad affrontare una campagna elettorale nelle peggiori condizioni possibili e con la peggiore legge elettorale ancora esistente nel terzo millennio. Ma c’è chi ride! A cominciare da Putin che dopo aver visto affondare Boris Johnson e ridimensionare la forza politica interna di Macron , oggi vede “ saltare” anche l’altro grande leader politico europeo che ha tentato in tutti i modi di sbarrargli la strada nella guerra con l’Ucraina : Draghi. Come scriveva Oscar Wilde (Il ritratto di Dorian Gray) ..…. “ tutte le strade finiscono nello stesso punto , mia cara : la disillusione “.