ITALIA : IL FILO SOTTILE CHE UNISCE L’ECONOMIA ALLA FINANZA

ITALIA : IL FILO SOTTILE CHE UNISCE L’ECONOMIA ALLA FINANZA

L’economia , si sa , è una scienza plasmata dalle crisi e le crisi sono il volano che portano a generare   quelle innovazioni fondamentali  che poi  sono applicate nella pratica reale dell’economia.  Ed è proprio durante i “black swan “ ,  come quelli accaduti nel primo ventennio di questo  secolo con la grande recessione del 2008-2009 prima e di recente con la pandemia del 2020seguita alla guerra Russo-Ucraina , che il mondo economico ha capito quanto sia  sottile il filo che unisce l’economia alla finanza e quanto solo una stretta interconnessione  tra questi due mondi possano rigenerare  vita  in un mondo in crisi ed in pieno lockdown.  Innanzi tutto le crisi , come l’ attuale ,  portano a doversi confrontare  gioco forza con  un terzo fattore fondamentale , la politica e la conseguente evoluzione necessaria in un  processo democratico che richiede  per la sua attuazione fasi temporali specifiche che si riversano e riconoscono in altrettante figure ben distinte. Parliamo della c.d. figura di “ aggregazione del consenso”  e della figura del “ governo”  che poi di fatto deve gestire il consenso ottenuto . Il mondo economico  si deve riconoscere in  un governo che abbia al suo interno il giusto mix di tecnici e politici.  Figure interconnesse ma con  una visione univoca e coesa basata sulle competenze che , anche se diverse , devono essere incardinate perché  complementari.  In momenti storici come gli attuali di crisi globale  dove l’inflazione rappresenta il vero primo problema, che mostra oggi più che mai una dinamica estremamente forte e resiliente, occorre una ripartita  economica  e finanziaria, che riesca ad attirare  e rigenerare  l’interesse degli  investitori e quindi del mondo  finanziario. Minimo comune denominatore , che ha unito i due devastanti “ black swans ” già  prima identificati , è  stato l’aumento incontrollabile delle disuguaglianze sociali  che di fatto hanno sollecitato l’esigenza di rendere il più tempestive possibili le analisi e quindi le possibili soluzioni a fatti economici di tale gravità ,  contrastando la velocità spazio – tempo in cui crisi di così rilevante portata  devono trovare una  loro evoluzione e soluzione.  La velocità dell’accadimento di  fenomeni economici negativi nel tempo stanno costringendo le economie ad abbandonare le vecchie metodologie  statistiche di confronto per  entrare nel mondo d’uso comune e del  tempo reale, il web : nascita problema economico  –  sua percezione e classificazione – analisi tempestiva dei dati – ricorso con  interventi mirati ed immediati.  Tutto logico e facile ? Logico forse.  Facile anche no. Occorre un modello atto a collegare una serie di dati a frequenze mensili e  trimestrali alle coorti delle diverse voci economiche di una determinata  contabilità nazionale. In tutto questo oggi ridurre l’inflazione significa inanellare  necessariamente un periodo prolungato di crescita costante con tassi più alti che potranno causare nuovi problemi ad imprese e famiglie.  Aumenti fondamentali per contrastare l’inflazione e la spirale in aumento sui prezzi che si rifletterà inevitabilmente con implicazioni sulla dinamica del Pil , fine ultimo è riportare in equilibrio domanda ed offerta. Basta vedere come  in Italia il prezzo medio dei principali beni alimentari quest’anno è cresciuto del 10,2% rispetto al 2021 , di riflesso gli italiani hanno iniziato a tagliare il carrello della spesa del – 11% rispetto al 2021. E poi l’aumento più recente della bolletta elettrica risale al 1° ottobre con un + 59% per i clienti del mercato a maggior tutela. Se si sommano in bolletta gas ed energia 2022, il costo annuo di una famiglia tipo italiana oscillerà intorno ad euro 3.500. Ecco allora come una sinergia sempre più stretta ed attenta tra economia e finanza  potrà fare da collante sull’emergenza energetica , bellica  e  sul Pnnr , in un contesto geopolitico in una rapida evoluzione e trasformazione di integrazione europea.