ITA – LUFTHANSA

ITA – LUFTHANSA

Il tempo di definire gli ultimi dettagli tecnici e siamo al traguardo dei negoziati  in esclusiva tra il Tesoro e Lufthansa. Vista la complessità della trattativa sia  in termini finanziari che soprattutto industriali ,  la firma potrebbe esserci entro questa settimana e/o entro i primi giorni della prossima al rientro del titolare del Tesoro Giancarlo  Giorgetti dal Giappone dove ha partecipato alla riunione dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G7. Punto nodale della questione è la gestione del “periodo intermedio”  ( la  c.d. “ terra di mezzo”  ) che si andrà a creare sulla decisione di  “ chi “ dovrà occuparsi direttamente degli investimenti per lo sviluppo di ITA fino al 2027. Un problema di oltre 1,5 miliardi di euro solo considerando gli investimenti per i nuovi aerei  e la information technology , entrambi questi fattori  necessiteranno a Lufthansa da quando inizierà  a gestire la compagnia aerea italiana e fino al momento in cui rileverà l’ulteriore 60%  del c.s. dal Tesoro.  E’ un confine sottile quello che si andrà a disegnare tra il momento iniziale,  in cui la maggioranza  del capitale resterà ancora in mano italiana mentre la management authority di ITA sarà fin da subito in carico a Lufthansa.  Gli accordi a base della trattativa sono chiari e ben definiti : Francoforte contrattualmente dovrà riportare la compagnia aerea prima al pareggio operativo e poi  all’utile gestionale.  Per gli investitori tedeschi i benefici economico finanziari attesi saranno proprio il frutto di quegli investimenti  fatti proprio nella  “ terra di mezzo” . Per logicità sia finanziaria che economica una buona parte della spesa complessiva per essi dovrà essere , forza maggiore ,  a carico del Tesoro quale azionista pubblico di maggioranza.  Il dossier ITA è arrivato  il 10 maggio all’assemblea generale degli azionisti di Lufthansa . I passi seguenti sono la firma a stretto giro dell’accordo e quindi il suo invio  formale a Bruxelles .  Il problema pratico concernerà  i tempi tecnici richiesti per il suo vaglio, studio ed approvazione da parte dell’ Antitrust UE che potrebbe richiedere anche quattro mesi per certificare  l’Ok all’operazione. Nel merito del dossier  si parla quindi di  Lufthansa che andrà a proporre un “ aumento di capitale riservato “  atto  a rilevare il 40% di ITA con un esborso economico compreso nella forbice di 250 – 300 milioni di euro . Opzione che funge da “ condicio sine qua non “ all’accordo è che  in seguito Lufthansa possa acquistare le quote rimanti pari al 60%  in mano al Mef , per oggi ancora unico azionista.  Un’occhiata veloce alla situazione economica in casa di Lufthansa dove l’indicatore ZEW sul sentiment economico in Germania è sceso a – 10,7% a maggio , di fatto il livello più basso registrato negli ultimi cinque mesi e decisamente peggiore delle aspettative di mercato che prevedevano un – 5,3%.  In Germania forse ancora di più che in altri Paesi europei questi dati sono stati affossati dalle aspettative negative sui futuri e oramai prossimi aumenti dei tassi di interesse da parte della BCE. Ancora peggio forse il fatto di come lo ZEW abbia anche evidenziato un  “ alert” sul fatto che sembrerebbe oramai certa la possibilità che l’economia tedesca entri in un lieve grado di recessione. Ecco allora la necessità per  entrambe le parti di chiudere velocemente questo matrimonio .