
15 Lug GIAPPONE: UNA ECONOMIA IN APNEA
L’arcipelago nipponico da sempre viene considerato un paese sicuro. Oggi la morte di Shinzo Abe ha segnato l’inizio di un cambiamento radicale del Giappone ed i primi segnali si sono avuti già alle urne. Subito dopo l’assassinio dell’ex leader della nazione nipponica Abe si sono tenute le elezioni nel paese ( sono a cadenza triennale ) che hanno rinforzato il partito di governo Liberal Democratico ed il partner di coalizione Komeito alla camera alta. Tengo a rappresentare che a livello politico, ma di conseguenza anche economico visto il forte impegno monetario , Abe tramite le sue politiche economiche note come “ Abenomics” , era un fervente proponente sia della riforma della Costituzione pacifista che sostenitore della necessità , non più prorogabile per il paese, di provvedere all’aumento delle spese militari tramite la revisione dell’art 9 della Costituzione, che vieta al Giappone di avere forze di attacco aeree, marittime e terrestri , consentendo solamente di fare affidamento su forze di autodifesa ( Jieitai). Oggi il Giappone è un paese piegato dall’inflazione che causa una forte tensione economica provocando l’aumento dei prezzi e l’allargamento della forbice economica tra le diverse classi sociali. Il Giappone più che mai chiama i politici a rivedere al ribasso l’attuale imposta sui consumi e partire subito con l’introduzione di una nuova tassa per le fasce di reddito più alte della popolazione. A tutto questo si interfaccia il dibattito politico sul continuo aumento dei prezzi al consumo in uno alla necessità non più procrastinabile di aumentare i salari minimi , che differiscono da prefettura a prefettura, con un aumento previsto di 1000 yen ( circa 7 euro) all’ora. Le problematiche economiche e finanziarie sono molto sentite dal popolo giapponese che si trova di fronte alla prospettiva di un aumento medio del 15% del prezzo su oltre 15.000 prodotti alimentari basici durante l’anno 2022 , fatto questo che avvalora l’alto costo medio della vita. Una breve analisi economica del Giappone non può prescindere da un mercato interno molto esteso con i suoi 128.000.000 di abitanti , con infrastrutture e tecnologie all’avanguardia in diversi settori e da ultimo una posizione geografica strategica anche grazie alla vicinanza ed ai rapporti commerciali stretti con la Cina. Tra le strategie finanziarie che sta attuando il governo nipponico vi è una forte spinta volta a favorire gli investimenti sia interni che esteri indirizzati ad incrementare l’economia interna risollevando così il paese dalle brucianti conseguenze delle molteplici crisi succedutesi in questo inizio di secolo quali i mutui sub-prime nel 2008, i debiti sovrani nel 2011, la pandemia da Covid 19 nel periodo 2020/2022 , peraltro non ancora terminata e da ultimo le conseguenze globali della guerra in Ucraina. Sulla base di quanto fin qui indicato è importante anche vedere come il sistema giuridico giapponese si sia adeguato al momento storico attuale aprendosi favorevolmente agli investimenti esteri , ad eccezione dei settori prettamente strategici , essendo incline ad instaurare rapporti commerciali stabili ed a lungo termine anche grazie all’elevato tenore di vita della popolazione del Giappone che da sempre favorisce gli investimenti esteri di alto livello. La Foreign Exchange Law suddivide gli investimenti in : diretti esteri(IDE), finanziari e di portafoglio. La Law on Extraordinary Measures prevede invece specifiche e controllate agevolazioni con incentivi finanziari per gli investimenti esteri. A tutto questo si collega la citata “Abenomics” che ha da sempre un forte indirizzo espansivo sull’attività economica anche se molto dipendente dalle continue fluttuazioni dello yen. Oggi il governo post-Abe dovrà assolutamente affrontare anche le problematiche inerenti la carenza di materie prime ed il rapido invecchiamento della popolazione del Sol Levante , cercando di spingere i settori più consoni al paese quali quello delle energie rinnovabili , le biotecnologie, le nanotecnologie , la farmaceutica, la robotica e la domotica. Nella giornata appena trascorsa l’indice Nikkei 225 della Borsa di Tokyo ha chiuso con un rialzo dell’ 1,11% , a quota 26.812 punti, questo dopo le elezioni per il rinnovo della metà degli esponenti della Camera Alta. Elezioni che, come detto, hanno assicurato una valanga di voti a favore del partito Liberal Democratico (LDP) al governo , questo dopo l’assassinio di venerdì scorso 8 Luglio dell’ex premier Shinzo Abe , figura chiave e trainante da due decenni del LPD. Interessante anche il dato di Maggio oggi reso noto e relativo alla “componente core” degli ordini dei macchinari, scesa su base mensile del 5,6% , lievemente peggio del calo pari al – 5,5% atteso dal consensus . Questo dato deve essere considerato come anticipatore del trend del capex delle aziende giapponesi per periodo 6/9 mesi successivi.