FOOTBALL COMMISSIONS: GAMES OVER?

Siamo giunti all’epilogo finale. Allo scontro diretto, alla guerra dichiarata da una parte ed accettata senza remore dall’altra. A Zurigo il Presidente della FIFA, Gianni Infantino, affiancato pubblicamente dai club, Leghe e Federazioni è passato all’attacco.  Si vuole porre in essere un piano formale che metta la parola fine, una volta per tutte e, quindi, regolarizzi i compensi dei procuratori, fissando nuove norme che blocchino, fin da subito, eventuali possibili conflitti di interesse, innanzitutto vietando la possibilità delle c.d. rappresentanze multiple in capo ad un solo procuratore. A seguire, quindi, fissare un tetto massimo alle commissioni pari al 10% del costo del trasferimento di un singolo giocatore a carico del club che vende, al 3% per chi compra ed al 3% di pertinenza diretta del giocatore.  Punto focale è la volontà della Federazione di voler reintrodurre, finalmente, un sistema obbligatorio di licenze per gli agenti, creando così una c.d. “Clearing House” studiata per migliorare la trasparenza finanziaria e rendere pubbliche le singole commissioni pagate ad ogni singolo intermediario ; fatto questo peraltro già sollecitato anche dagli organi finanziari dei vari Paesi coinvolti. Si tratterà di una struttura di controllo e previsioni finanziarie completamente nuova. Si pensa di riuscire a partire dal Gennaio 2021 e da qui transiteranno, all’inizio obbligatoriamente i pagamenti di tutti i premi contrattuali di formazione.  Di seguito passati pochi mesi di rodaggio e messa a punto della struttura, quest’ultima diverrà una vera e propria “camera di compensazioni” atta a gestire e controllare tutte le transazioni internazionali. Verrà così creata finalmente la “cassa” attraverso la quale tutti i club attivi sul “calcio mercato” pagheranno il dovuto contrattuale agli agenti.  A ragion veduta e sulla base di tutto quanto fino a qui detto, si evince come la FIFA, di fatto, abbia dichiarato guerra sia  agli agenti che agli intermediari, ma, soprattutto, all’incondizionato potere che queste figure hanno assunto e rivestono nella governance del football ed alle loro commissioni di fatto, ad oggi, fuori da qualsivoglia controllo legislativo, economico e finanziario.

Ed è proprio analizzando la realtà e la potenza economica di questi agenti ed intermediari che hanno un portafoglio con un valore di oltre 1 miliardo di valore, che si comprende come questi ultimi non staranno certamente a guardare. Si attiveranno tutti insieme, in una coalizione di spesso valore finanziario, rivolta ad impugnare il nascente nuovo regolamento restrittivo che l’organo di governo del football mondiale, spinto anche dai Governi di tutti i Paesi coinvolti, vorrebbe far nascere ed attuare entro la fine del 2020.

E non hanno perso tempo! E’ di lunedì 13 gennaio la notizia dell’incontro che i “top agenti” hanno avuto in una cena riservatissima svoltasi a Londra nel quartiere di Mayfair (e non dimentichiamo che la guerra in atto tra la FIFA e la squadra degli agenti vale 1 miliardo di commissioni!). Ma chi sono questi 007 del Football internazionale che hanno partecipato? Jonathan Barnett (ndr: con la sua Stellar Group assiste più di 200 professionisti nel mondo dello sport soprattutto nella Premier League, nel 2019 ha incassato 115 milioni di euro in commissioni), Jorge Mendes (ndr:  titolare della Gestifute, ha come socio al 20%  il Fondo Fosun di Guo Guangchan, l’ 11° uomo più ricco della Cina, la società ha guadagnato in commissioni nel 2019 oltre 107 milioni di euro) e Mino Raiola, la cui Agenzia, pur avendo un low profile rispetto ai suoi precedenti colleghi, nel 2019 ha guadagnato in commissioni 63,5 milioni di euro.

A questo punto appare chiaro il motivo per cui la FIFA e tutti i Paesi collegati a questo sontuoso e ricco piatto vogliano (leggasi devono) mettere dei paletti. In un momento storico in cui la globalizzazione tocca l’economia, la finanza, il controllo della circolazione dei capitali e l’ottemperanza della fiscalità, non si poteva più accettare una completa anarchia nella gestione di siffatte somme di danaro. A maggior chiarimento non si può quindi soprassedere al fatto documentale che nel corso del 2019 agenti ed intermediari hanno incassato, solamente nell’ambito dei trasferimenti internazionali registrati e controllati dall’International Transfer Matching System, ben 653,9 milioni di dollari, importo più del doppio rispetto all’anno 2015 (ndr: 297,9 milioni di dollari). Se a ciò vengono sommate le commissioni relative ai trasferimenti nazionali, si sfiora l’incredibile cifra di 1 miliardo di dollari; nel suo complesso il calcio mercato internazionale ha generato un valore per trasferimenti pari a 7,3 miliardi di dollari per il 2019…….una vera montagna di soldi!!

Fabio Accinelli