FACCIAMO QUATTRO CONTI

In uno scenario italiano dove, l’AZIENDA ITALIA si è fermata e la crescita del Pil ( prodotto interno lordo, valore della ricchezza prodotto da una nazione) risulta essere : più 0% , vi sono aziende che riescono ad avere successo ed inanellare risultati positivi. Tra esse, a campione, spiccano :

1) Gruppo Banca Intesa,  con  un utile netto nel primo trimestre 2019 pari a 2,26 miliardi portanti al risultato migliore conseguito dal 2008 ad oggi , con una crescita del +4%. Da gennaio a giugno il gruppo ha erogato in Italia  21,5 miliardi di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie ed imprese.

2) Gruppo Del Vecchio : la fusione con Essilux ormai vola a pieno regime,tanto che i management delle due società si integrano perfettamente e più nessuno chiede di nominare il CEO . EssilorLuxottica acquisirà  GranVision, operazione che a pieno regime porterà al gruppo italo-francese 37.000 dipendenti , 3,7  miliardi di fatturato ed un costo complessivo di chiusura di 7 miliardi. A ciò si aggiungono oltre 7.200 nuovi negozi nel mondo. Come detto il costo dell’operazione è superiore a 7 miliardi complessivi di cui 5,5 riconosciuti al fondo Hal per il 76 % della catena , sulla quale in un secondo step verrà poi lanciata un’ OPA residuale e tolta dalla borsa.

3) Rcs Mediagroup , anche in questo caso il primo semestre dell’anno 2019 chiude con un utile netto di 38,4 milioni , un margine operativo loro di 84,1 e tutto ciò porta ad una ulteriore contrazione dell’indebitamento di 10,1 milioni. Significativo è il rialzo del titolo Rcs in piazza affari di 0,973 euro ovvero un +3,2% e ciò appunto dopo la diffusione dei conti del semestre. In tutto questo contesto è importante valutare attentamente la riduzione progressiva dell’indebitamento finanziario: a seguito della distribuzione di dividendi per circa 31 milioni , il debito si è fermato a 177,5 milioni contro i 187,6 al 31/12/2018 dato ancora più significativo se confrontato con i 420 del 30/06/2016. Sempre analizzando le semestrali e dando un “occhio” alla borsa si vede come la seduta di piazza Affari del 31 luglio è stata segnata da rialzi con Ftse Mib aumentato dello 0,56 % e ciò anche correlato alla decisione della Fed sui tassi USA e sulla serrata trattativa sui dazi. In merito alla Fed l’attesa tanto agognata per la decisione è terminata , infatti i tassi sono diminuiti dello 0,25 % ed è la prima volta dopo 10 anni. Questa mossa servirà agli USA per sostenere l’espansione in atto con un mercato del lavoro forte ed una inflazione vicina all’obiettivo simmetrico del 2%, con incertezze condivise e pressioni inflative assenti.

A semplice titolo di curiosità va rilevato che a Wall Street in molti erano convinti in un taglio più elevato a causa del pressing estenuante portato dal Presidente degli USA Donald Trump al presidente della Fed Jerome Powell.

 

Fabio Accinelli