
04 Apr ECONOMIA CINA: EVERGRANDE DEBITO DA OLTRE 300 MILIARDI DI DOLLARI
E’ un vero e proprio terremoto quello oggi in atto nel mercato del mattone cinese. Pur essendoci l’ obbligo per le società cinesi quotate della presentazione dei dati di bilancio al 31 marzo, la Evergrande pochi giorni orsono ha comunicato, tramite la Borsa di Hong Kong, che “…a causa di sopraggiunte complicazioni con la revisione dei suoi libri sociali…la società non diffonderà al momento i dati di bilancio…”. Contemporaneamente però la quotata ha fatto sapere che entro il mese di luglio presenterà ufficialmente la proposta per la ristrutturazione del debito. A tale proposito è stato creato ad hoc un “Comitato di gestione del rischio” formato da imprese statali possedute dal Governo cinese della provincia del GuangDong che sta di fatto sovraintendendo alla ristrutturazione aziendale di Evergrande e quindi in primis del proprio debito. Il Governo centrale cinese sta seguendo con molta attenzione questa operazione considerandola giustamente come un vero e proprio “caso pilota” utile nel futuro per gli altri numerosissimi real estate del paese oggi indebitati. Ad oggi in Cina già molte imprese del settore hanno dichiarato default creando grande ansia e preoccupazione per il compartimento immobiliare nazionale che a tutti gli effetti ha visto oramai scoppiare la bolla del debito nel mattone. Questo problema si somma nel paese del dragone con un quadro economico sempre più critico anche a causa del conflitto ucraino che di fatto ne ha contribuito a rallentare di molto le prospettive di ripresa economico-finanziaria post Covid. L’accordo per il salvataggio di Evergrande ruoterà intorno ad un prestito fiduciario di 3,25 miliardi di yuan (510,73 milioni di dollari) che CITIC Trust ha emesso in favore di Evergrande utilizzando fondi di provenienza diretta di investitori. A seguire CITIC Trust restituirà un terreno, utilizzato come garanzia, a Evergrande che contestualmente lo girerà al Governo della città di GuangZhou per metterlo in vendita e quindi renderlo liquido. Il garante del prestito e quindi di tutta l’operazione è il Guangzhou City Construction Investment mentre CITIC rimborserà l’importo complessivo ai propri investitori entro i due anni successivi utilizzando i fondi ottenuti dal Governo della città di GuangZhou. A ben vedere tutta questa operazione risulta essere più semplice e lineare di quello che possa sembrare trattandosi, a conti fatti, di una sorta di partita di giro tra un ente locale ed una società privata . Già accade in Cina che società fiduciarie raccolgano denaro da singoli investitori diventando così la primaria fonte di finanziamento per le imprese del real estate.