ECONOMIA CINA: EVERGRANDE DEBITO DA OLTRE 300 MILIARDI DI DOLLARI

ECONOMIA CINA: EVERGRANDE DEBITO DA OLTRE 300 MILIARDI DI DOLLARI

E’ un vero e proprio terremoto quello oggi in atto nel mercato del mattone cinese.  Pur essendoci l’ obbligo per le società cinesi quotate della presentazione dei dati di bilancio al 31 marzo, la Evergrande pochi giorni orsono ha comunicato, tramite la Borsa di Hong Kong, che “…a causa di sopraggiunte complicazioni con la revisione dei suoi libri sociali…la società non diffonderà al momento i dati di bilancio…”. Contemporaneamente però la quotata ha fatto sapere che entro il mese di luglio presenterà ufficialmente la  proposta  per la  ristrutturazione del debito. A tale proposito è stato creato ad hoc un “Comitato di gestione del rischio” formato da imprese statali possedute dal Governo cinese della provincia del GuangDong che sta di fatto sovraintendendo alla ristrutturazione aziendale  di Evergrande e quindi in primis  del proprio debito. Il Governo centrale cinese sta seguendo con molta attenzione questa operazione considerandola  giustamente come un vero e proprio “caso pilota” utile nel futuro per  gli altri numerosissimi real estate del paese oggi indebitati.  Ad oggi in Cina già molte imprese del settore hanno  dichiarato default creando grande ansia e preoccupazione per il compartimento immobiliare nazionale che  a tutti gli effetti ha visto oramai scoppiare la bolla del debito nel mattone. Questo problema si somma nel paese del dragone con un quadro economico sempre più critico anche a causa del conflitto ucraino che di fatto ne ha contribuito a  rallentare  di molto le prospettive di ripresa economico-finanziaria post Covid.  L’accordo per il   salvataggio di Evergrande  ruoterà intorno ad un prestito fiduciario di 3,25 miliardi di yuan (510,73 milioni di dollari) che CITIC Trust ha  emesso in favore di Evergrande utilizzando fondi di provenienza diretta di investitori.  A seguire CITIC Trust restituirà un  terreno, utilizzato come garanzia, a Evergrande che contestualmente lo girerà al Governo della città di GuangZhou per metterlo in vendita e quindi renderlo liquido. Il garante  del prestito e quindi di tutta l’operazione è il Guangzhou City Construction Investment mentre CITIC rimborserà l’importo complessivo ai propri investitori entro i due anni successivi utilizzando i fondi ottenuti dal Governo della città di GuangZhou.  A ben vedere  tutta questa operazione risulta essere  più semplice e lineare di quello che possa sembrare  trattandosi, a conti fatti, di una sorta di partita di giro tra un ente locale ed una società privata . Già accade  in Cina che società fiduciarie raccolgano denaro da singoli investitori diventando così  la primaria fonte di finanziamento per le imprese del real estate.