CRITERI DI INVESTIMENTO SOSTENIBILE E RESPONSABILE NEL MONDO

In un mondo economico-finanziario sempre più globalizzato gli investitori istituzionali stanno adottando tipologie di finanziamenti indirizzati ad una crescita sostenibile e responsabile. E’ di questi giorni che i criteri sull’ integrazione dei fattori ESG (ambiente, responsabilità sociale e buona governance societaria) e SRI (sustainable and responsible investment) vedono gli investitori internazionali maggiormente interessati ad impiegare i loro denari in prodotti finanziari ad essi collegati. Non è un caso che, nel mondo, i prodotti costruiti secondo criteri di sostenibilità , negli ultimi due anni, hanno raggiunto un patrimonio di raccolta di oltre 30.700 miliardi di dollari ,pari al 38 % delle masse liquide totali, con un aumento del 34 %. Il mondo finanziario ,nello scorso anno e così pure nei primi mesi del 2019, ha evidenziato come dalle azioni gli investitori si attendano un valore nel lungo periodo , mentre per ciò che riguarda le obbligazioni gli investitori si sono rivolti verso titoli con rendimento nel breve periodo , dando così una maggiore importanza alla solvibilità dell’emittente che viene acclarata ,di fatto, da buone pratiche di governance a cui si arriva solamente rispettando ambiente e sociale e quindi avvalorando di fatto tutti i tre punti succitati delle ESG dimostrando che i fattori ambientali, sociali e di governance influenzano la solvibilità degli emittenti. Da questo concetto partono anche gli investimenti dei colossi mondiali dell’economia . La Cina, ad esempio, ha  lanciato il progetto della Greater Bay Area (GBA) ,atto ad integrare Hong Kong, Macao e l’enorme area industriale di Guangdong, impresa non facile anche dal punto di vista dell’armonizzazione tra i sistemi amministrativi e legali differenti delle aree coinvolte, problematiche dovute soprattutto allo “speciale status“ di Hong Kong e Macao. Questo progetto è nato per  creare un’ “area di concorrenza” a San Francisco, Tokyo e N.Y. La sua progettualità si  basa su principi di ambiente, ecologia e sociale ed ha così raccolto l’accondiscendenza di un grosso numero di investitori internazionali, oltre che naturalmente dal Governo di Pechino. Non è un caso che in un momento in cui è in atto una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, sia partita l’operazione GBA,  che ha come fine quello di creare un primato tecnologico ed economico per i prossimi decenni con una competizione globale che si gioca tra innovazione, sviluppo ed ecologia. Questa operazione è costata alla Cina dieci anni di progettazione ,essendo partita nel 2009 ed oggi alla sua attuazione ha già catturato l’attenzione economico-finanziaria internazionale con l’inaugurazione della novità ingegneristica-architettonica dell’ormai famosissimo ponte-tunnel che collega Hong Kong a Macao e quindi alla terra ferma , con esso emerge la volontà cinese di integrare le economie delle due ex colonie con il cuore della provincia del Guangdong.  La GBA è un progetto per fasi con un orizzonte di lungo periodo fissato entro il 2035, atto ad unire la manifattura di Guangzhou, la capacità innovativa di Shenzhen con la piazza finanziaria di Hong Kong, il tutto con principi di ambiente , riorganizzazione sociale (avendo a che fare con oltre 80 milioni di abitanti) e buona governance imprenditoriale.

Fabio Accinelli